
L’Italia dovrà raggiungere fino al 2030 gli obiettivi individuati dall ’Onu per favorire stili di vita e un uso delle risorse che siano più equi da un punto di vista sociale, ambientale, sanitario e occupazionale. Sono cinque le aree affrontate dalla Strategia: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership.
Il nostro programma elettorale sarà coerente con la “Strategia Italiana per lo sviluppo sostenibile”. Lo sviluppo sostenibile che immaginiamo – e che promuoveremo attraverso iniziative concrete – coniuga esigenze di crescita economica e sviluppo umano e sociale, qualità della vita e salvaguardia dell’ambiente.
A noi altamurani è richiesto senso di responsabilità riguardo le tematiche di sviluppo sostenibile ed eco-ambientale: un dovere nei confronti dei nostri figli e delle generazioni future, la cui qualità della vita e felicità dipendono dal nostro agire presente, da quanto i cittadini di oggi riusciranno a fare scelte giuste, con consapevolezza e senza egoismi.
Altamura deve fare un salto di qualità in materia di territorio e sostenibilità, avendo una visione globale dello sviluppo del territorio sia dal punto di vista economico, che sociale, presupponendo che la crescita economica avviene entro i limiti delle possibilità ecologiche degli ecosistemi e della loro capacità di soddisfare i bisogni delle generazioni future.
Il concetto di territorio sostenibile sarà il principio ispiratore delle scelte urbanistiche della coalizione e del programma di governo. Siamo per uno sviluppo armonico.
La nostra città conta circa 72mila abitanti ed è articolata sulla base di una struttura viaria risalente a molti anni fa, quando la popolazione era nettamente inferiore. Ripenseremo i servizi, la mobilità, gli assi viari, le aree di parcheggio, etc. E ci avvarremo di professionisti in grado di “disegnare” una città vivibile e moderna, con la consapevolezza che questo richiederà una programmazione serrata che avrà bisogno dei suoi tempi. È necessario iniziare, e noi vogliamo e dobbiamo farlo. L’urbanistica deve tornare ad essere uno strumento di pianificazione delle funzioni urbane, produttive, culturali e sociali. Quindi, il futuro del nostro Comune e del suo territorio dipenderanno dal come vogliamo “ridisegnarlo” in maniera funzionale ed armonica. Per fare ciò è importante la collaborazione di tutti.
Per uno sviluppo sostenibile e inclusivo, l’azione programmatica che ci prefiggiamo mira a far sì che dal progressivo miglioramento ambientale si produca innanzitutto una migliore qualità della vita e una maggiore capacità di produrre ricchezza economica. L’ambiente non come limite allo sviluppo, bensì quale promotore esso stesso di uno sviluppo nuovo.
La difesa dell’ambiente, la salvaguardia del territorio e del decoro urbano assumono un ruolo centrale nell’attuazione del nostro programma, a partire dai rifiuti. Di fatto, un inefficiente smaltimento dei rifiuti urbani si traduce in cattiva qualità dell’ambiente con ricadute sulla salute pubblica e in un aggravio della spesa per cittadino per il loro smaltimento, come è avvenuto fino ad oggi nella nostra città.
Dobbiamo tutti puntare all’obiettivo “rifiuto zero”, con un’azione massiccia del riciclaggio. Inoltre, si dovrà valutare la sperimentazione di nuovo sistema che permetterà ai cittadini di pagare l’effettiva produzione di rifiuti, attraverso l’impiego di innovazioni tecnologiche nel mondo della raccolta differenziata, passando così dal sistema “Tassa rifiuti” al sistema “Tariffazione dei rifiuti”.
La viabilità sostenibile è un sistema di mobilità urbana in grado di conciliare il diritto alla mobilità con l’esigenza di ridurre l’inquinamento e le esternalità negative, quali le emissioni di gas serra, lo smog, l’inquinamento acustico, la congestione del traffico urbano e l’incidentalità. Queste esternalità hanno un costo sociale che grava su tutti. Possono essere rimosse soltanto con un’adeguata regolamentazione mediante un preciso intervento pubblico.
Per migliorare la qualità della vita del cittadino occorrerà agire sul traffico urbano.
Uno dei principi fondamentali a cui deve ispirarsi il nuovo PUG (lo strumento di disciplina urbanistica a livello comunale) – e la conseguente riqualificazione del territorio – è il governo stesso del territorio attraverso il perseguimento dei seguenti punti/obiettivo:
– attivazione delle conferenze cittadine, già previste per legge, ai fini dell’accoglimento delle problematiche, suggerimenti ed eventuali linee di sviluppo, progettazione partecipata;
– attivare procedure perequative che potranno essere fatte sulla base di un dettagliato progetto urbanistico, con l’unico scopo di favorire le opere pubbliche (verde, parcheggi, scuole ecc.);
– consentire gli interventi edilizi necessari nelle cinte suburbane sulla base delle regole urbanistiche esistenti, rafforzando il principio di soddisfare totalmente il contesto ambientale delle nostre zone rurali;
– avviare procedure per promulgare regole edilizie che prevedono l’applicazione di tecniche progettuali per la riduzione dei consumi energetici, la bioedilizia e l’architettura sostenibile;
– porre le condizioni per avviare una politica di riqualificazione pubblica di alcune aree non utilizzate;
– attivare contestualmente interventi per l’edilizia sociale e residenziale pubblica.